gli esercizi spirituali

Sant’Ignazio di Loyola è conosciuto principalmente per aver fondato l’ordine religioso dei Gesuiti e per aver scritto gli Esercizi Spirituali: un metodo di preghiera e meditazione interiore, che nel tempo è diventato un fondamento della spiritualità gesuitica.

Strutturati in quattro settimane, gli esercizi prevedono momenti di riflessione sul peccato, la vita e la passione di Gesù, e la resurrezione, con l’obiettivo di avvicinarsi a Dio. Sono solitamente eseguiti principalmente dai fedeli cattolici, anzi solo da una minima parte di essi, ma io consiglio anche ai non praticanti e agli atei di leggere il testo originale: riflettere sulla meditazione interiore fa sempre bene, a chiunque.

In questo articolo di approfondimento vediamo:

Per capire meglio questi esercizi spirituali consiglio di leggersi prima la vita e le opere di sant’Ignazio di Loyola, e anche Il racconto del Pellegrino.

 

cosa sono

Provando a spiegarli sinteticamente con parole semplici: gli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola sono un percorso di meditazione e preghiera ideato dal fondatore della Compagnia di Gesù, con l’intento di aiutare le persone a rafforzare il loro legame con Dio e a vivere una vita più spirituale. Si tratta di un metodo strutturato che prevede un ritiro di 30 giorni, suddiviso in quattro settimane, ognuna dedicata a un tema specifico: il peccato e la misericordia di Dio, la vita e gli insegnamenti di Gesù, la passione di Cristo e, infine, la sua resurrezione e l’amore di Dio.

Durante il ritiro i partecipanti sono invitati a immergersi in un’atmosfera di raccoglimento e silenzio, che facilita la riflessione profonda e la preghiera. Sebbene il programma completo preveda un impegno di 30 giorni è possibile adattarlo a periodi più brevi, in modo da renderlo accessibile anche a chi ha meno tempo a disposizione (nella società attuale 30 giorni per la meditazione interiore se li possono permettere solo i pensionati, o i disoccupati). Gli esercizi si svolgono sotto la guida di un direttore spirituale, che offre supporto e orientamento, aiutando i partecipanti a esaminare la propria coscienza, meditare sulle Scritture e contemplare la presenza di Dio nella loro vita quotidiana.

L’obiettivo degli Esercizi è quello di purificare il cuore dai disordini affettivi, favorire la conversione personale e discernere la volontà divina per la propria vita. Questo percorso di crescita spirituale è pensato non solo per religiosi e sacerdoti, ma anche per i laici che desiderano approfondire la loro fede e trovare un senso più profondo nella propria esistenza. Anche chi non ha mai partecipato a un ritiro spirituale può trarne beneficio, poiché offre strumenti per una crescita personale e spirituale, permettendo di vivere in modo più autentico e consapevole.

 

concetti fondamentali

Rileggi le parti evidenziate in grassetto: sono concetti fondamentali per la vita di tutti, indipendentemente dal loro credo religioso. E lo dice uno profondamente critico con la premessa iniziale del testo originale di sant’Ignazio (vedi di seguito). Però in questa società che ci sommerge continuamente di rumore inutile è importante riuscire a creare almeno ogni tanto un minimo di silenzio per riuscire ad ascoltare noi stessi. E trovare un senso più profondo alla nostra esistenza credo sia la cosa più importante in questa nostra unica vita terrena che abbiamo a disposizione. Vale dunque la pena di provare almeno una volta a leggere un testo così famoso: qualche idea buona e utile magari si trova. Tentar non nuoce. Molto meglio dedicare qualche ora a leggersi i consigli di Sant’Ignazio che ascoltare i tanti sedicenti maestri di vita su Youtube.

Attenzione però! Mentre è sicuramente possibile, e a mio avviso consigliabile, ascoltare con mente aperta anche i consigli di uomini saggi di cui magari non condividiamo a pieno tutta la visione del mondo, con una pragmatica visione tipo “magari qualche idea buona che mi fa bene la trovo”, la stessa cosa non si può fare con la Fede e con la Religione: una delle illusioni della civiltà moderna, quando fallisce il tentativo di annullare completamente la dimensione spirituale, è quella di suggerire di “costruirsi una propria visione religiosa personale”, prendendo quello che ci piace dal Cristianesimo, scartando il resto, mettendoci quelle buone idee Buddiste che suonano così bene, aggiungendo un pizzico di saggezza orientale, con sano scetticismo agnostico, agitato non mescolato … così non funziona!

Però questo è un altro discorso troppo lungo e complesso: torniamo agli esercizi spirituali di Sant’Ignazio.

 

il testo originale (in Pdf)

Di libri sugli esercizi spirituali ne sono stati pubblicati tantissimi, e sicuramente in alcuni di questi ci saranno utili analisi e preziosi consigli di esperti che li sanno commentare sicuramente meglio di me, però io consiglio di iniziare a leggersi il testo originale scritto nella prima metà del XVI sec. direttamente da Ignazio di Loyola.

E per essere sicuri di leggersi il testo originale consiglio di scaricare (liberamente e gratuitamente) il Pdf direttamente dal sito ufficiale dei Gesuiti:

https://gesuiti.it/risorse/

Basta scorrere verso il basso la pagina per trovare questa sezione con i Pdf gratuiti delle opere più importanti:

download free Pdf Esercizi Spirituali Ignazio di Loyola

Questo è il link alla versione in italiano, e contiene solo il testo originale, senza nessun commento o spiegazione.

Il testo consiste in una serie di paragrafi numerati con una serie di consigli e indicazioni pratiche: è un manuale pratico per fare questi esercizi spirituali, dedicato sia a chi li esercizi li deve fare sia a chi li deve guidare. Ad esempio i primi 20 paragrafi sono annotazioni con una serie di indicazioni e consigli preliminari di carattere molto pratico.

Solo al paragrafo 21 si arriva al titolo:

ESERCIZI SPIRITUALI PER VINCERE SE STESSO
E PER METTERE ORDINE NELLA PROPRIA VITA
SENZA PRENDERE DECISIONI IN BASE AD ALCUNA
AFFEZIONE CHE SIA DISORDINATA

La prima parte è chiara, la seconda usa termini oggi desueti, quindi spieghiamoli: una “affezione disordinata” è un’emozione o un desiderio che ci spinge a fare scelte non equilibrate o irrazionali, influenzate da passioni eccessive o da attaccamenti malsani. In altre parole, è un sentimento che ci distoglie dal nostro vero obiettivo e dalla serenità interiore, facendoci agire in modo impulsivo o poco saggio.

E il paragrafo 22 dichiara un presupposto che i bravi cristiani dovrebbero ricordarsi di applicare più spesso: “Per maggiore aiuto e vantaggio, sia di chi propone sia di chi fa gli esercizi spirituali, è da presupporre che un buon cristiano deve essere propenso a difendere piuttosto che a condannare l’affermazione di un altro”.

Per questo dico che vale la pena di leggerli: anche se non si è cattolici, anche se non si condivide in pieno la visione del mondo di Sant’Ignazio, ci sono dei principi universali di vita su cui sarebbe bene riflettere. Non dico nemmeno “applicarli”: è già un buon risultato rifletterci seriamente. Ricavando nella nostra vita qualche momento di silenzio per una calma e serena riflessione interiore. Poi ognuno si da le sue riposte.

Gli esercizi veri e propri cominciano dal paragrafo 23, e io su quello avrei alcune riflessioni da suggerire.

 

una riflessione sul fondamento

Nel testo originale gli esercizi veri e propri cominciano solo al paragrafo 23:

PRIMA SETTIMANA

[23] PRINCIPIO E FONDAMENTO

L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e così raggiungere la
salvezza; le altre realtà di questo mondo sono create per l’uomo e per aiutarlo a
conseguire il fine per cui è creato. Da questo segue che l’uomo deve servirsene tanto
quanto lo aiutano per il suo fine, e deve allontanarsene tanto quanto gli sono di
ostacolo. Perciò è necessario renderci indifferenti verso tutte le realtà create (in tutto
quello che è lasciato alla scelta del nostro libero arbitrio e non gli è proibito), in modo
che non desideriamo da parte nostra la salute piuttosto che la malattia, la ricchezza
piuttosto che la povertà, l’onore piuttosto che il disonore, una vita lunga piuttosto che
una vita breve, e così per tutto il resto, desiderando e scegliendo soltanto quello che ci
può condurre meglio al fine per cui siamo creati.

Se dovesse essere tutto inteso alla lettera io personalmente non sono per niente d’accordo con la prima affermazione: “L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore”. Dobbiamo forse intendere che Dio ci ha creato come suoi schiavi? Come noi abbiamo creato prima le macchine e poi l’Intelligenza Artificiale al fine di essere serviti?

Ma io credo bisogna capire e interpretare quanto Ignazio scrive con lo spirito del suo tempo e con un linguaggio dettato dalla sua fede talmente mistica e profonda da poter sembrare oggi quasi esaltata e squilibrata. E quindi NON prendere alla lettera le sue prime parole, cercando piuttosto di immaginare cosa ci voleva dire. E poi proseguire nella lettura.

Non prendere necessariamente tutto “alla lettera” è importante soprattutto nella lettura dei testi sacri, non solo cristiani. Ad esempio io ritengo che non sia necessario prendere alla lettera quello che sta scritto nella Bibbia e nei Vangeli, altrimenti bisognerebbe notare che ci sono talmente tante incongruenze e assurdità da portare una mente razionale a rifiutare tutto il messaggio evangelico, messaggio che va piuttosto letto in chiave simbolica.

Come in chiave simbolica consiglio di leggere gli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio.

Altrimenti dovremmo prendere alla lettera anche la parte seguente del principio e fondamento: “le altre realtà di questo mondo sono create per l’uomo e per aiutarlo a
conseguire il fine per cui è creato”. Bisogna dunque intendere che eventuali alieni sono stati creati per servire noi, e per aiutarci a servire il signore? Credo che eventuali civiltà aliene avrebbero molto a che ridire. Leggendo invece il messaggio in chiave simbolica è più facile concordare che la bellezza della natura è meravigliosa, e che l’immensità e il mistero dell’universo ci lascia sgomenti, sgomento e meraviglia che ci portano inevitabilmente ad interrogarci sulle vere domande esistenziali della vita, portandoci a riflettere sulla trascendenza, e quindi a Dio. Basta spegnere lo smartphone e abbandonarsi alla contemplazione del cielo stellato in una notte serena.

Però continuando a leggere io continuo a non essere d’accordo: caro Ignazio, io desidero la salute e non la malattia, da buon romano preferisco l’onore al disonore, e una vita lunga piuttosto che breve. A che serve la meraviglia del creato (che si suppone creato da Dio) se stiamo male e non lo possiamo apprezzare, o se moriamo subito e non lo possiamo apprezzare abbastanza?

Comunque il resto degli esercizi contiene molti spunti di riflessione importanti, per questo consiglio di leggerli. Magari senza prenderli alla lettera, traducendo in termini moderni il linguaggio di cinque secoli fa (direi che le “bolle delle crociate” sono oggi un concetto superato), ma riflettendo sulle verità interiori che essi contengono, e che valgono per tutti.

 

video sugli esercizi

Come sono stati scritti moltissimi libri per guidare i fedeli alla comprensione e alla propria esecuzione degli Esercizi Spirituali, così esistono moltissimi video online che introducono e spiegano gli Esercizi di sant’Ignazio.

Dei tantissimi disponibili online io segnalo questo, che riproduce una lunga ma interessante lezione accademica sugli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio: è una lezione della Pontificia Università Gregoriana, cioè l’università dei Gesuiti, l’evoluzione del Collegio Romano fondato proprio da sant’Ignazio di Loyola, e di cui l’omonima chiesa era cappella universitaria.

invito alla lettura degli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola

E’ un video lungo, ma interessante.

 

chiesa di Sant’Ignazio

Visto che questo è il sito dedicato alla chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Roma, rimando anche agli altri articoli di approfondimento per visitare la chiesa:

 

 

Cover photocredit: Doug Coldwelllicenza CC 2.0

 

 

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