Un possibile modo di visitare e apprezzare meglio la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola è quella di visitarla ascoltando delle audioguide, che però al momento non sono state prodotte da nessuno. Sia durante la pubblicazione di questo sia vedendo i tanti turisti che vagano sempre disorientati nella chiesa, mi è venuta l’idea di creare e pubblicare audioguide sulla chiesa di Sant’Ignazio di Loyola e distribuirle gratuitamente in più lingue.
Ma è un lavoro lungo e difficile, che farei a mie spese, e quindi prima di iniziare vorrei capire se e a quante persone interessa, e soprattutto cosa i turisti vorrebbero sapere di questa chiesa. Ho delle idee, ma vorrei avere dei feedback dai lettori di questo sito.
Per questo ho pubblicato questa pagina: vorrei conoscere le vostre opinioni in merito.
Dividiamo la questione in diversi punti:
- audioguide GRATUITE
- multilingua
- sondaggio: vi interessa? -> scrivetemi
- diciamoci la verità
- lo faresti?
- elenco degli argomenti
- esempio: l’altare di san Luigi
- indipendente dai Gesuiti
- conclusioni e vostri commenti
Potete usare i commenti in fondo per altre idee e suggerimenti sulle audioguide.
Ditemi sinceramente cosa ne pensate.
audioguide GRATUITE
I due punti fondamentali di queste audioguide è che devono essere informative, quindi trasmettere qualcosa di interessante per capire e apprezzare meglio ciò che si può vedere nella chiesa di Sant’Ignazio e rendere dunque la visita più interessante, e soprattutto gratuite: io credo fermamente che la conoscenza debba essere distribuita gratuitamente, dalla grande conoscenza come quella scolastica e universitaria alle piccole cose come queste semplici audioguide per i turisti. E mi piace in questo essere in sintonia con sant’Ignazio: anche il fondatore dell’Ordine dei Gesuiti credeva fortemente nell’importanza di offrire una formazione culturale gratuitamente.
Inoltre saranno audioguide laiche, cioè indipendenti dalla Chiesa cattolica Romana, che oggi a mio personale avviso sta vivendo momenti di grave crisi.
Però farle bene (informative e ben fatte, lunghe il giusto per non risultare né troppo noioso né troppo superficiale e sbrigativo) e pubblicarle gratuitamente per me è uno sforzo notevole: per questo prima di lanciarmi nell’impresa voglio sentire il parere dei miei lettori.
Anche perché le voglio pubblicare in più lingue.
multilingua
Io sono romano, e nelle tante volte che sono passato davanti alla chiesa, e specialmente quando sono entrato, ho sempre visto tanti turisti, apparentemente provenienti da tutte le parti del mondo, e tutti più o meno spaesati, che vagavano a caso nella chiesa, senza capire cosa vedevano. Il numero dei turisti è poi aumentato notevolmente negli ultimi anni.
Ho quindi pensato che è fondamentale pubblicarle in più lingue: sicuramente nelle 5 principali lingue europee, italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo, ma poi anche nelle altre principali lingue più parlate dai turisti che arrivano da più lontano, quindi vorrei tradurla anche in cinese, giapponese e russo.
Poi se la cosa dovesse avere successo progressivamente aggiungerei anche altre lingue: portoghese, indiano, coreano, altre lingue europee, ecc.
Ovviamente si può fare oggi solo perché abbiamo l’aiuto della prodigiosa intelligenza artificiale: fino a ieri senza era assolutamente impossibile, perché non si tratta solo di scrivere, ma soprattutto di parlare correttamente in altre lingue, molte a me sconosciute. Oltre alla mia lingua madre, l’italiano, io parlo bene solo l’inglese: poi con il francese me la cavo, il tedesco lo capisco poco e ho serie difficoltà di pronuncia, lo spagnolo lo capisco e lo riesco a pronunciare (ma non l’ho mai studiato), e tutte le altre lingue sono un mistero ingestibile.
Però è importante parlare agli stranieri, e in particolare a quelli che vengono da lontano: è importante spiegare la simbologia cristiana cattolica soprattutto a coloro che non la conoscono perché non hanno elementi cristiani permeati nella loro cultura.
E a dirla tutta pure la maggior parte degli italiani, romani, che conosco io ha bisogno di una guida con spiegazioni dettagliate su tutto: da decenni hanno sradicato la cultura cristiana dalla società italiana, e adesso la quasi totalità degli italiani non riesce a riconoscere e capire i simboli e i significati scolpiti nella pietra delle nostre chiese, anche se sono ovunque sul nostro territorio italiano. Figuriamoci poi quando si va all’estero.
Se io vado in Giappone e visito un tempio Shintoista ho bisogno di molte spiegazioni perché senza altrimenti non ci capisco niente. E pure i simboli e i rituali del Cristianesimo ortodosso io che ho ricevuto un’educazione cattolica li capisco poco. A me quando vado all’estero piacerebbe avere delle audioguide che mi spiegano bene cosa ho davanti agli occhi e rendono interessante la mia visita. Mi basterebbe una guida in inglese, ma se poi la trovo nella mia lingua madre tanto meglio. E se è perfino gratuita allora mi godo meglio l’esperienza, non solo perché non devo pagare (dopo aver già pagato tanto tutti gli aspetti del viaggio), ma soprattutto perché mi sento ben accolto, qualcuno ha pensato di aiutarmi nella mia lingua, mi ha dedicato attenzioni senza chiedere nulla in cambio, e questo sentimento positivo mi fa apprezzare meglio il luogo che visito.
Quindi: è importante produrre audioguide ben fatte nelle principali lingue parlate dai turisti che visitano Roma.
Però tante lingue -> tanto lavoro per me.
E prima di dedicarci tempo e risorse voglio sentire il vostro parere.
vi interessa? -> scrivetemi!
Prima di imbarcarmi nella creazione e pubblicazione (e poi diffusione) di queste audioguide gratuite capirete che voglio valutare se saranno di interesse, e a quante persone eventualmente possono interessare: se interessano a pochi magari le pubblico con calma fra qualche anno.
Se tu sei interessato scrivimi una email a
E dimmi a cosa e perché sei interessato: cosa vorresti sapere di questa chiesa? Vedi più sotto il paragrafo che fa l’esempio delle colonne tortili nell’altare laterale dedicato a san Luigi Gonzaga e dammi qualche feedback specifico su quanto scrivo in quel paragrafo. Ovviamente immagina di ascoltare questi miei testi scritti nelle cuffie del tuo smartphone mentre visiti la chiesa.
Potresti anche dirmi le stesse cose nei commenti in fondo alla pagina, ma preferisco se mi scrivi una email: è uno sforzo maggiore, richiede un minimo di tempo in più, e un impegno maggiore per scrivere. Anche da questo posso valutare il livello di interesse delle persone.
Fatemi sapere che ne pensate.
E soprattutto siate schietti e sinceri: diciamoci la verità.
diciamoci la verità
Si, diciamoci la verità. E’ importante. Comincio io.
Si, è assolutamente vero che voglio creare pubblicare e distribuire audioguide gratuite, fatte il meglio possibile, in quante più lingue riuscirò a tradurle. Voglio che siano gratuite per tutti e non voglio assolutamente guadagnarci niente sopra: non lo faccio per fini di lucro. Ma quando penso a tutto il lavoro che devo fare, e anche che dovrò pagare l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale per vocalizzare nelle varie lingue (che io non sarei mai in grado di pronunciare correttamente) i testi che io scriverò, quando penso a tutto questo comincio a desiderare di avere qualcosa in cambio. O meglio di realizzare qualcosa: non per me, ma per gli altri.
Allora ho pensato questo: produco e distribuisco gratuitamente queste audioguide, e alla fine di qualche file audio inserisco l’invito a donare qualcosa per i poveri nel caso queste guide siano apprezzati. E con “qualcosa” intendo davvero poco: anche solo 50 centesimi o al massimo un euro. Che potete lasciare nelle cassette delle offerte che trovate in chiesa. Quindi queste monetine non arrivano a me ma direttamente ai Gesuiti, che si spera le usino per i poveri oltre che per mantenere la chiesa.
Io poi prossimamente vorrei avviare qualche progetto di sostegno agli orfani, e quindi dopo il download di queste guide vorrei inserire dei link a quei progetti con l’invito di donare una piccola somma simbolica. Anche in questo caso solo 50 centesimi o un euro, davvero poco. E solo se si rimane soddisfatti delle audioguide che ho pubblicato. Ma non so se poi le persone si mettono a mandare queste cifre così basse via Paypal o simili: per assurdo il fatto che la richiesta sia troppo bassa è quasi un ostacolo alla concretizzazione della donazione. Che ripeto è assolutamente facoltativa: uno si può benissimo scaricare le audioguide e non donare nulla.
Ovviamente in questo caso darei prova online che poi i soldi finiscono davvero nelle mani degli orfani (ma è ancora tutto da costruire).
Che ne pensate? Ditemi la verità.
lo faresti?
Quello che ho scritto prima: tu lo faresti? Se rimani soddisfatto delle audioguide che io ti do gratuitamente, specialmente se sei un turista straniero, metteresti una monetina nelle cassette delle offerte in chiesa? Devo andare a controllare se ce n’è una specifica per le offerte da devolvere a poveri e bisognosi, che è l’idea che vorrei sostenere.
Oppure doneresti via pagamento elettronico sicuro (tipo Paypal o simili) una piccola cifra simbolica per un progetto di sostegno agli orfani?
Ripeto, l’offerta è solo facoltativa: non c’è nessun obbligo. Le guide si potranno scaricare gratuitamente e usare senza nessun vincolo.
E inoltre: ti da fastidio che sia proposta un’offerta facoltativa per i poveri?
A me spesso le richieste di offerte danno fastidio se poste male.
Fammi sapere.
elenco degli argomenti
Il piano di pubblicazione delle guide deve ancora essere definito, e ancora non ho deciso se pubblicarle o meno, ma se lo faccio saranno una serie di file audio che descrivono tutti gli ambienti principali della chiesa, le principali opere d’arte, la storia di sant’Ignazio di Loyola, dei principali gesuiti sepolti nella chiesa, e la storia dei Gesuiti e della loro opera missionaria nel mondo.
L’idea è di predisporre un pdf stampabile in formato A4 con la piantina schematica della chiesa e l’indicazione di dove ascoltare i vari file audio numerati (sulla piantina ci saranno dei numeri in vari luoghi della chiesa, numeri che corrispondono ai file audio da ascoltare in quella posizione), con un minimo di informazioni e istruzioni scritte su questo foglio. In modo da accompagnare il visitatore nel suo cammino dentro la chiesa.
Ma facciamo un esempio pratico su uno di questi file audio:
esempio: l’altare di san Luigi
Facciamo un esempio pratico per capire se quello che ho intenzione di scrivere interessa o meno.
Vagando per la chiesa ad un certo punto noterai sicuramente l’altare laterale dedicato a san Luigi Gonzaga riprodotto in questa mia foto:
Che è bello lo si capisce senza spiegazioni … ma che è?
Il tizio al centro sembra giovane: chi è?
Si può semplicemente fare una foto da postare poi sui social, senza capire e senza sapere.
Oppure mentre si sta in piedi davanti a questo altare laterale si può ascoltare un audio che ci spiega chi era il santo ritratto e i vari simboli nascosti nelle immagini.
Questo splendido altare marmoreo è realizzato da Andrea Pozzo e dedicato a san Luigi Gonzaga: l’altorilievo in marmo della pala d’altare raffigura l’ascesa al cielo di san Luigi. Osservando meglio la scena si vede che il protagonista ha il volto di un ragazzo: Luigi Gonzaga morì infatti giovanissimo a soli 23 anni, ucciso dalla peste a Roma nel giugno del 1591.
Primogenito di Ferrante Gonzaga, marchese di Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova, in Lombardia), Luigi era destinato ad ereditare il titolo del padre, e da giovane venne avviato alla vita militare, che poi abbandonò giovanissimo per dedicarsi alla vita religiosa seguendo la sua vera vocazione. Nel 1585 all’età di 17 anni entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù a Roma, dove studiò teologia e filosofia ed ebbe come insegnante e direttore spirituale san Roberto Bellarmino (anche lui sepolto in questa chiesa, famoso per i processi a Giordano Bruno e Galileo Galilei, e a cui si può dedicare una audioguida separata). Quando la peste colpì pesantemente Roma nel 1590-91 il giovane Luigi si dedicò all’assistenza dei malati, e venne contagiato lui stesso quando un giorno si caricò in spalla un povero appestato per portarlo all’ospedale, già malato e debilitato Luigi morì poco dopo. Fu beatificato 14 anni dopo la sua morte, canonizzato santo nel 1726, proclamato patrono della gioventù cattolica da papa Pio XI nel 1926, e nominato patrono dei malati di AIDS da papa Giovanni Paolo II. E questo in super sintesi: si potrebbe parlarne più ampiamente.
Sul timpano dell’altare ci sono due statue femminili in marmo: sono le figure allegoriche della Purezza (a destra) e della Penitenza (a sinistra). In basso c’è una preziosa urna funeraria che contiene le reliquie del santo, e ai lati dell’urna ci sono due statue di piccoli angeli: quello a sinistra ha ai suoi piedi una corona, che allude al titolo nobiliare a cui Luigi Gonzaga rinunciò per servire Cristo unendosi alla Compagnia di Gesù; l’angelo di destra ha in mano una corona di fiori e con il piede allontana un globo di lapislazzuli, simbolo delle glorie del mondo a cui Luigi rinunciò per seguire Cristo in povertà evangelica.
Come si vede dalla foto la pala marmorea è incorniciata da una doppia coppia di colonne tortili, un tipo di colonna presente in diverse chiese romane: si pensi ad esempio al baldacchino di San Pietro. Queste colonne tortili, o a spirale, hanno un significato importante sia dal punto di vista storico che simbolico: storicamente si rifanno alle colonne che adornavano l’ingresso del tempio di Gerusalemme, e per questo sono anche dette “colonne salomoniche” perché il tempio fu edificato nel X sec. a.C. da re Salomone, e sono usate per simbolizzare il legame tra l’antico e il nuovo testamento; ma la loro forma a spirale ascendente ha anche il significato simbolico dell’ascesa verso il divino, in cui il movimento ascendente verso il cielo indica la preghiera che crea una connessione tra il mondo terreno e il divino mondo celeste.
E sulle colonne tortili ci sarebbe molto altro da dire.
Ma … queste storie interessano? O sono solo noiose?
Nell’audio è utile spiegare brevemente il significato delle parole oggi poco usate nel linguaggio corrente? Dire velocemente che il presbiterio è la parte della chiesa riservata al clero officiante (i presbiteri, termine oggi correntemente abbreviato in preti) ed è la zona in fondo alla navata centrale dove c’è l’altare maggiore, e che la parte concava che lo chiude si chiama abside.
Vi interessa l’etimologia delle parole religiose? Ad esempio “peccato” che significa lo sappiamo tutti, ma vi interessa sapere da cosa deriva questa parola?
Ditemelo! Scrivetemi a info@chiesasantignazio.org
indipendente dai Gesuiti
In fondo a tutte le pagine di questo sito è ben specificato che questo sito è gestito in modo indipendente e non è affiliato in alcun modo con l’Ordine dei Gesuiti, la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, la relativa parrocchia o la Diocesi di Roma. Per informazioni ufficiali si prega di consultare direttamente le fonti ufficiali della Diocesi di Roma o all’Ordine dei Gesuiti.
Il dominio era stato abbandonato dai Gesuiti anni fa, io l’ho rilevato nel 2023 e nel 2024 ho pubblicato questa guida gratuita per i turisti, tutto a mie spese e senza fini di lucro. E adesso ho il progetto di pubblicare anche audioguide gratuite, sempre senza volerci guadagnare nulla sopra.
Io sono quindi un semplice cittadino romano, laico, assolutamente indipendente dalla Chiesa Romana e dall’Ordine dei Gesuiti, che diffonde su internet pensieri e guide di viaggio, in più lingue.
conclusioni e vostri commenti
Bene, penso di aver parlato abbastanza. E’ vero che spesso è importante arrivare subito al punto della questione, ma nelle audioguide bisogna espandere l’argomento e spiegare tutto, altrimenti durerebbero 20 secondi e non sarebbero di grande interesse.
A questo punto sta a voi: se siete interessati alle audioguide scrivetemi a info@chiesasantignazio.org e ditemi che ne pensate, cosa vorreste sentire, ditemi sinceramente se donereste un euro o anche solo 50 centesimi ai poveri se rimanete soddisfatti delle audioguide (ripeto, non c’è nessun obbligo), datemi consigli utili.
Preferisco se mi scrivete una email, ma potete anche usare i commenti qui sotto.
Datemi il vostro feedback!
Grazie.
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